Quando
penso agli anni miei Ore
ed ore per trovare il centro Dei
ricordi che ho di lei La
notte tra di noi non la scorderò mai Nascosto
agli occhi suoi E
pazzo a lei parlai, pazzo al punto che amai Che
amasse gli occhi tuoi Intrecciavo
la mia voce ai fiori Spalancati
fino al lei Un
sussurro sciolto tra i colori E
il sorriso degli Dei La
notte ti ascoltò respirare tra noi Ma
non parlare mai L’Abisso
che espugnai fu sentiero per voi Appena
me ne andai RIT Spingo
il cuore forte, spingo forte dentro me Se
verrà la morte mi avrà dritto avanti a sé Ma
ora che il vento fa più lievi i passi miei Ora
lo so che avrei voluto solo lei... Ora
il cielo sta oscurando il mondo E
appannando gli occhi miei Il
silenzio spazza via il ricordo E
le immagini di lei La
guerra ti rapì, ma il segreto tra noi Non
l’ho tradito mai L’Amore
che provai fu l’Amore tra voi Per
sempre in lei sarai.
Adesso
sento che vorrei Nascondere
i ricordi miei Col
sole che si annega tra le nuvole Sopprimere
la nostalgia Di
questa vita che va via Sfuggendomi
come le foglie agli alberi RIT: Spingo
il cuore forte, spingo forte dentro me Anche
se la morte sta portandomi con sé Ma
ora che il vento fa più lievi i passi miei Ora
lo so che avrei voluto solo lei... Solo lei! La
vita è vita se è follia, Bandiera
al vento, fantasia E’
volo da condurre tra le nuvole L’Amore
che ho donato a lei Ha
dato senso ai giorni miei E cosa importa se non l’ha saputo mai
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Non
ci sarò Scritta
per te che tanto non sarai mai mia Tre
note appese a un filo che non tiene più E
non le senti neanche rotolare giù Ti
volti mentre vai e ti vedo I
giorni che vivrai non vivrò Soffrendo
voli via, ma ti credo Se
dici che in te resterò. Una
canzone fatta per cacciarla via Senza
futuro e senza un grammo di poesia Buttata
in mezzo al mare a perdersi nel blu Senza
osservarla neanche scivolare giù Mi
guardi e te ne vai, e mi chiedo Se
questo tempo mai capirò Il
vento vola via, e ti vedo Strapparmi
tutto ciò che ho RIT. Quando
il tuo sorriso riempirà il tuo viso
Quando
avrai più tempo io non ci sarò. Quando
avrai bisogno, se vivrai in un sogno Se
vorrai più ascolto io non ci sarò. Quando
i tuoi colori diverranno fiori Se
avrai tutti intorno io non ci sarò. Se
starai soffrendo, giurerai mentendo, Se
avrai perso il tempo io non ci sarò. Salì
per non subire più Per
scavalcare il buio dell’ovvietà Fuggendo
abbandonava giù Il nulla eterno e assurdo della città
Si
fermava, rifletteva Ricordava,
riviveva Tutti
gli anni consumati a non capire Senza
chiedersi perché dover marcire La
malattia che lo uccideva era il grigiore Trasmesso
al suo cervello da un televisore La
strada non finisce più L’idea
travolge tutto quello che c’è Quel
folle eroe della tv Che esegue la condanna tutta da sé
Ricordava,
ripeteva Progettava,
riviveva Quanta
strada divorata per fuggire Far
saltare in aria tutto e poi morire Con
la pistola che pulsava contro il cuore E
i piedi a pezzi da impazzire di dolore
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Ora
il tempo vola via, e ho da viverlo di più Perché
il mondo non mi cambierà Devo
accorgermi che ormai niente può buttarmi giù Questa
notte non mi tradirà La
villa lo attendeva su Austera
dominava sulla città Là
dentro il Re della tv La
sera si fingeva dolce papà... Aspettava,
rifletteva preparava,
ripeteva Poi
d’un tratto esplose un colpo con furore Contro
il vetro, oltre lo spazio e dentro il cuore Vide
quel Re crollare a terra e con stupore Vide
la stessa scena sul televisore... E
la notte s’incendiò, mille luci su di sé La
menzogna della verità... Mille
applausi per lo show, per gli attori e per il Re Ed infine la pubblicità...!
Come
spiegartelo Come
spiegartelo, come provarci ancora, provare
a dirti cosa sei Se
mentre immagino di cominciare ora Sento
tremare i gesti miei Come
parlartene, ora che il tempo vola E
tutto avvolge di magia Di
un incantesimo che fa di te la sola Con
cui vorrei volare via E
tu stringimi, sì tu stringimi, e
l'inverno passerà Se
la notte calerà saprò stringerti Finché
l'alba tornerà Come
non perdersi, come provare a dire Che
il mio domani vuole te, Quegli
occhi splendidi che riescono a capire E
a riportare il Cielo in me
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Frate
Jordano Quel
che ho sentito va totalmente contro di te Anche
se scusa sai, troppo furbo non sei Quel
che sostieni ormai gioca troppo contro di te E
il tuo futuro già brucia negli occhi miei Ti
avevo detto di non rispondere quasi mai E
di inchinarti a noi supplicando pietà Ma
è proprio vero che ami sempre cercarti guai E
il fuoco danza e ormai presto ti abbraccerà RIT: Il
tempo ti cancellerà Disperderà
le tue bugie Il
vento ti sparpaglierà Nessuno più di te saprà
Credi
davvero che tutti quelli prima di te Dottori
illustri che hanno scritto per noi Siano
smentiti da quattro storie di un pazzo che Nessuno
ascolterà fare i discorsi suoi Ma
dimmi come fa a girare la Terra se Lassù
le nuvole non si staccano mai E
poi la storia di un Universo infinito che Soltanto
a udirla so quale fine farai Vento
caldo soffia su di me...
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Hallo Poi
fu lasciato appeso e tutto finì lì E
tutti a casa per la cena E
il vento buio del deserto lo vestì Della
sua sabbia più leggera Per
quanto tempo la sera ancora lo vegliò Con
quanto amore lo cullò E
quanto pianse la pioggia che poi lo lavò Da
quelle ingiurie che provò La
luna quella sera tutta si riempì E
fu difficile ignorarla Il
mare accolse il sole, e subito arrossì Del
sangue sparso sulla strada Su
quella strada che le sue impronte conservò Su
quella terra che seccò Che
si rapprese, quando la pioggia si asciugò Quando
il mattino si svegliò... RIT: Hallo,
hallo! Hallo, hallo! Qui
Radio Terra chiama, hallo! Qualcuno
ci risponda che non è finita ancora, no Hallo,
hallo! Hallo, hallo! Il
piatto piange e non si può Lasciarsi
sprofondare giù... Poi
fu lasciato appeso, e tutto finì lì E
il vento accarezzò il suo viso Gli
disse cose che nessuno mai capì E
gli asciugò i capelli d’oro Per
quanto tempo il fiume ancora lo chiamò Quante
parole consumò Poi
tutto tacque, e una certezza balenò... E
il cielo si rasserenò. RIT: Hallo,
hallo! Hallo, hallo!...
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Sotto
tiro Polvere
e Tempesta, Sangue
e Cenere Tutto
quel che resta È
Credere Incubo
e tormento Grida
e gemiti, Tutto
ciò che sento E’
il cuore che urla in me Un’altra
notte arriverà Senza
prendermi Saprò
aspettare finché il Sole tornerà Il
Cielo mi sorprenderà Qui
a difendermi Costretto
a vivere una guerra che non servirà Fuoco
sulla gente Carne
e cenere Non
aver più niente, ma
Credere Credere
che il Vento Ci
libererà Dal
bombardamento Di
chi ha la verità Un’altra
notte arriverà Senza
prendermi Saprò
affrontarla finché il Sole tornerà Il
Cielo mi sorprenderà Qui
a difendermi Costretto
a vivere una guerra che non finirà Urla
e turbamento Sangue
e cenere Io
resisto e sento Di
Credere Credere
che il Vento Presto
spazzerà L’impeto violento Di chi ha la verità ... |